L’ultima rilevazione presentata dall’OICE/CER sul settore delle società italiane di ingegneria segna un +86% di investimenti nel mondo BIM. Un dato interessante a cui guardare, ma non è l’unico.
In un evento sul web, è stata presentata qualche mese fa la trentasettesima “Rilevazione OICE/CER”, il rapporto annuale sul settore delle società italiane di ingegneria, contenente sia un consuntivo riguardante lo scorso anno, sia una previsione per quello ancora in corso.
Tale rilevazione è stata curata dall’Ufficio Studi dell’OICE – che, lo ricordiamo, è un’associazione rappresentante le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica – con la collaborazione di un gruppo di lavoro del Centro Europa Ricerche (CER).
Interessanti, per quanto più strettamente riguarda il nostro settore d’attività, sono i dati sull’utilizzo e la diffusione del workflow BIM.
In base al campione di imprese preso in esame per le indagini, si attesta che oltre l’86% di esse ha effettuato investimenti in BIM. Il primo dato sale di gran lunga, arrivando al 94,3%, se si contano solo le imprese che hanno più di 50 dipendenti. (Fig.45)

Dati leggermente in aumento rispetto a quelli registrati lo scorso anno, con l’85,2% di nuovi investimenti in media e il 92,6% relativo alle imprese con >50 addetti ai lavori.
Gli investimenti inerenti all’implementazione del Building Information Modeling hanno riguardato prevalentemente l’ambito della formazione, che segna un 87,4%; un dato importante che il lavoro della 2D to 6D in questo ambito può ulteriormente confermare. Segue l’acquisto di appositi software, al 76,4%, e hardware, al 48%. Dati che registrano un miglioramento nel campione di imprese con un team composto da più di 50 addetti ai lavori. Se l’addizione delle percentuale sembra non tornarvi, nessuna paura: ai partecipanti all’indagine, infatti, in questo caso è stata lasciata la possibilità di selezionare più di un’opzione. (Fig. 46)

Per quanto riguarda il giudizio sul rapporto utilità/efficacia di tali investimenti, si registrano alti e bassi. Se, infatti, una media di 63% del campione si dice soddisfatta, al di là delle dimensioni dell’impresa, nelle realtà con meno di 50 dipendenti solo il 16,3% si ritiene molto soddisfatto e ben il 20,7% considera “insufficiente” il proprio grado di soddisfazione; 31,3% di soddisfatti e 6,3% di insoddisfatti, invece, lì dove operano più di 50 dipendenti. (Fig. 47)

Infine, inerente al nostro settore sono i dati sull’importanza della presenza in azienda di figure tecniche specializzate e sull’introduzione della figura del BIM Manager; figura sulla quale, lo ricordiamo, l’ing. Umberto Piezzo, BIM Manager della 2D to 6D, ha scritto un approfondimento ad hoc.
Le figure tecniche sono ritenute assai importanti in una percentuale media del 58,7% (più nelle aziende con un numero di dipendenti maggiore a 50 – Fig.49).
Nuovi BIM Manager, invece, sono entrati nei team del circa 65% delle imprese coinvolte nell’indagine (73,5% quelle con >50 dipendenti, 62% quelle con <50 dipendenti – Fig. 48). Un distacco, tra piccole-medie imprese e grandi realtà, che si acuisce rispetto alla precedente rilevazione, dove era fermo a circa 6 punti.

In generale, comunque, i dati registrati nell’ultimo rapporto si mantengono in linea con quelli dello scorso anno e fanno immaginare un ulteriore sviluppo del BIM per l’anno in corso e i successivi, con una maggiore richiesta di figure con competenze specifiche.

Ma non è solo ai numeri che si deve guardare, come ha ricordato Gabriele Scicolone, presidente dell’OICE: “Come fu per lo scorso anno, la Rilevazione racconta, anche quest’anno, molto più che il solo andamento dei dati; le curve e gli aumenti o le diminuzioni percentuali. Racconta della contingenza della pandemia che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo. Un quadro di un settore che ha attraversato e sta attraversando l’ennesima devastante crisi, con la consapevolezza del proprio ruolo nel tessuto economico e sociale, dell’importanza che ingegneria e architettura giocano per lo sviluppo della nostra società”.
Quelli che vi abbiamo brevemente presentato sono i dati esclusivamente per quanto concerne vari aspetti del Building Information Modeling. Ma a chi è interessato ad una panoramica più approfondita lasciamo il collegamento alla rilevazione completa sul sito ufficiale dell’OICE.