Alcuni dei dati più significativi riguardanti il Building Information Modeling nella 38esima “Rilevazione annuale sul settore delle società italiane di ingegneria” di OICE/CER.
Continua la crescita del settore BIM. A confermarlo è l’ultimo rapporto redatto dall’OICE – che, lo ricordiamo, è un’associazione rappresentante le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica – con la collaborazione di un gruppo di lavoro del Centro Europa Ricerche (CER). Dalla trentottesima “Rilevazione OICE/CER” emergono dati interessanti riguardanti la realtà del Building Information Modeling; ne condividiamo di seguito alcuni.
Di sicuro rilievo è notare come si mantenga alta la percentuale delle imprese che hanno investito in BIM: oltre l’80% il totale, di netto superiore al 90% se si considerano le sole imprese con più di 50 dipendenti. Lo scorso anno le percentuali toccavano vette di qualche punto più alte, ma restano comunque cifre importanti.

Quali sono i settori in cui sono stati effettuati i maggiori investimenti in BIM? Anche quest’anno protagonista è la formazione (67,6%), seguita subito dopo dall’acquisto di software (66,9%); ben al di sotto la cifra destinata al pacchetto hardware (33,8%).

Un ritrovato equilibrio rispetto alla precedente rilevazione, invece, per il rapporto utilità/efficacia di tali investimenti. Non più grosse differenze tra piccole e grandi imprese: sfiora in totale il 70% di risposte l’opzione “soddisfacente”, raggiunge il 19% di media “elevato” e oscilla tra il 9% e il 12% “insufficiente”.

Dati completamente differenti riguardano pure l’introduzione della figura del BIM Manager. Si legge sul rapporto: “In questo caso il 90,3% delle imprese maggiori ha risposto affermativamente, mentre nel caso delle imprese al di sotto dei 50 dipendenti tale percentuale si riduce al 59,4%. Una differenza maggiore rispetto a quella riscontrata lo scorso anno. La percentuale complessiva è pari al 66,7%”.

Ultimo dato che proponiamo dall’intera rilevazione riguarda il quesito sull’importanza delle figure professionali certificate per lo svolgimento di attività tecniche. Percentuale in crescita di 10 punti rispetto all’anno scorso, con oltre il 68% delle imprese in totale che ritiene molto importante la presenza di queste figure nel team (percentuale in crescita per le aziende con più di 50 dipendenti). Sottolineiamo che tutte le percentuali sono più alte rispetto a quelle della precedente rilevazione.

Chiudiamo con alcune dichiarazioni di Giorgio Lupoi, presidente OICE, che ben sottolinea quale sia stato uno dei migliori dati emergente dal rapporto presentato: “Tra gli altri, occhio all’investimento nelle nuove tecnologie e più in generale nell’innovazione e digitalizzazione della nostra filiera produttiva. Sono segnali che mostrano come l’ingegneria e l’architettura italiane siano consapevoli della centralità della professione nelle trasformazioni che ci attendono”.
Una considerazione importante anche per chi come noi della 2Dto6D da anni si occupa proprio di fornire supporto completo per l’implementazione del BIM in ogni realtà aziendale e professionale, con una gamma di servizi puntuale e sempre aggiornata.