L’ospedale Galeazzi, è detentore del premio CNETO, perché “un progetto flessibile e sostenibile in termini gestionali e ambientali”. Ci può spiegare il punto di forza principale di questo progetto? E quanto e perché, secondo lei, dovrebbe rappresentare un modello replicabile anche altrove?

Il Galeazzi è un ospedale progettato su alcuni principi innovativi come:
– l’adozione di una maglia strutturale a pianta libera, con i nuclei verticali al centro e nei vertici della struttura, a sviluppo verticale, tanto da essere, con i suoi 90 m, il primo esempio di ospedale alto in Italia e l’ottavo in Europa;
– le separazione degli accessi e dei percorsi tra visitatori, personale, outpatients e inpatients, materiali sporchi, puliti e sterili, al fine di garantire il massimo controllo dell’asepsi progressiva e la migliore organizzazione dei percorsi;
– l’impianto distributivo per processi attorno al paziente, in modo da ottimizzare l’utilizzo e l’ammortamento delle tecnologie di diagnosi e cura;
– l’integrazione tra assistenza, ricerca e formazione universitaria;
– la digitalizzazione e l’automazione spinta;
– la sostenibilità ambientale, primo ospedale in Italia candidato alla certificazione LEED Gold V4;
– la realizzazione in soli tre anni e mezzo, dall’avvio del cantiere a settembre 2018, con l’implementazione integrata di tecnologie e arredi, in modo da mettere rapidamente in funzione una struttura moderna ed efficiente; un anno e mezzo di progettazione e tre e mezzo di costruzione, per un totale di circa cinque anni per mettere in funzione un grande ospedale di ricerca e insegnamento. Sono tempi da record in Italia, ma è un obiettivo da perseguire assolutamente anche per la futura rete dei nuovi ospedali post Covid-19.
Si tratta di principi architettonici e organizzativi resi possibili con le soluzioni innovative adottate a livello compositivo, strutturale e impiantistico che ne fanno un ospedale flessibile ed efficiente, condizioni irrinunciabili anche dopo il Coronavirus per l’ammodernamento della rete ospedaliera Italiana.
Sostenibilità ambientale e grandi progetti non si esauriscono solo all’ospedale Galeazzi o al settore della sanità in generale. Binini è una società multidisciplinare: è questa la chiave del suo successo?
In effetti noi crediamo che la capacità di affrontare in team temi anche molto diversi, arricchisca la creatività, la fantasia e la capacità di inventare soluzioni originali. Trovo sbagliata infatti la tendenza attuale a settorializzare le gare di progettazione, cristallizzando e parcellizzando le categorie e i requisiti minimi di partecipazione. Noi siamo a favore di una maggiore libertà di espressione, di una crescita collettiva a livello culturale e tecnico, che possa esprimersi in progetti maturi e socialmente vantaggiosi. Anche questo è un beneficio che ci è consentito dalla forza di una struttura organizzata come Binini Partners, che ci permette di investire in risorse umane e strumentali, di coinvolgere i giovani professionisti e di affrontare esperienze ed occasioni diverse anche a livello internazionale.
Lo abbiamo già un po’ anticipato: nel suo campo professionale, come in tanti altri, è richiesto di stare al passo coi tempi. Con l’emergenza Covid qualcosa è sicuramente cambiato e altro cambierà appena – speriamo presto – tutto sarà solo un lontano ricordo. Quali nuovi bisogni, collegati al suo ambito lavorativo, si presenteranno secondo lei e come la Binini Partners si prepara a rispondere ad essi?
Secondo noi l’emergenza Covid-19 ha messo in luce in modo violento necessità anche prima presenti che riguardano i luoghi per la vita e il lavoro delle persone, dove viene richiesta una maggiore attenzione alla sicurezza, al benessere e alla salute. Pensiamo al modo di abitare e lavorare, alla necessità del verde e di spazi aperti, alla scuola e alla socializzazione, allo sport e al tempo libero. Come per tutte le emergenze, insieme ai lutti, al dolore e alle preoccupazioni che hanno colpito la popolazione mondiale, speriamo che la ripartenza possa costituire l’occasione per investire meglio sulle nostre città e campagne, per la difesa e la sicurezza delle infrastrutture e del territorio, per una maggiore attenzione agli spazi per le persone. Binini Partners si è sempre impegnata su questi temi, che adesso interessano trasversalmente tutti i settori, e oggi ha l’occasione di poter offrire idee e soluzioni consolidate per contribuire a questa nuova stagione per migliorare la vita, la sicurezza e la salute di tutti.
Foto di Binini Partners