Un’intervista inedita e speciale: non poteva essere altrimenti l’ultima intervista dell’anno targata 2D to 6D. Speciale perché a parlare è proprio l’owner della società, Neri Lorenzetto Bologna, che racconta e si racconta. Di seguito, il testo; per il video clicca qui.
Le lunghe presentazioni non sono necessarie, anche perché preferiamo lasciar spazio a tutto quello che ha da raccontarci, che tra queste pagine è tanto ma non è tutto.
Neri Lorenzetto Bologna lavora da più di trent’anni nel settore delle costruzioni e da oltre dieci ha deciso di investire nel mondo BIM, fondando poi la 2D to 6D. Una scommessa: l’abbiamo definita così insieme, in quest’intervista. Una scommessa che ha vinto, ma che gli è costata fatica prima di regalare soddisfazioni. Una scommessa che ha rinnovato e rinnova di anno in anno con l’entusiasmo suo e del suo team e con il lavoro della 2D to 6D, che – a proposito di scommesse – ha ottenuto grandi risultati anche in quest’anno tutt’altro che semplice, con gli obiettivi già chiari per l’anno che verrà.
Di questo e di tanto altro abbiamo parlato nell’ultima, inedita e speciale intervista de “La 2D to 6D incontra” e del nostro 2020.
Partiamo subito da quest’anno che sta giungendo al termine: è stato sicuramente particolare. Come, con la 2D to 6D, lo avete vissuto? Cos’è cambiato e cosa, invece, è rimasto immutato?
Devo ammettere che siamo stati molto fortunati, perché non abbiamo mai interrotto la nostra attività per nessuno dei nostri progetti. Rispetto a quello che è successo, è decisamente una fortuna. Altra fortuna è stata quella di mantenere lo stesso numero di persone dello scorso anno, per noi anche un ottimo risultato.
A proposito di anni “non semplici”, scavando nel tuo passato lavorativo riesci a trovare un altro episodio che, anche solo lontanamente, ti ricorda le difficoltà vissute e affrontate in questo 2020?
Sono trent’anni che lavoro nel settore dell’IT, da sempre lavoro nel settore delle costruzioni, con società d’architettura, di ingegneria o di progettazione in generale. Ripensandoci, un anno un po’ complicato è stato quello di circa quindici anni fa, quando in Toscana c’è stato un momento di forte crisi e molte società di costruzioni sono fallite. Questo ha causato difficoltà, ma volendo ha portato anche un cambio di registro nel tipo di attività.
E in quest’occasione qual è stato il punto di forza che ha permesso alla tua 2D to 6D di restare a galla nonostante le tempeste?
Penso sia “merito” della differenziazione su tanti progetti. Sono anni che abbiamo più studi professionali e alcuni partner, appunto, ci permettono di differenziare quello che facciamo, il che ci contraddistingue da tanti altri.
Ma il 2020 per la 2D to 6D è stato anche un anno di crescita e novità. Ad esempio, ha deciso di rinnovare i propri profili sul web, con un maggior impegno nella sfera della comunicazione. Come mai questa scelta?
Avevamo acquisito una dimensione per cui comunicare nel modo giusto cosa facciamo, senza esagerare nella prosopopea, per me era diventato necessario. Abbiamo dei progetti e delle attività molto interessanti e, secondo me, era – ed è – diventato importante anche trasmetterli verso l’esterno.
Continua…