Qualche settimana fa, ASSOBIM ha tracciato un quadro generale riguardo le proprie attività, i nuovi obiettivi e più in generale l’utilizzo del Building Information Modeling nel 2020 e per il 2021. E non è tutto: ha anche pubblicato il suo “Manifesto per il rilancio delle Costruzioni”.
Con il 2021 ormai ben avviato, è anche tempo di guardare con occhio critico i bilanci fatti al termine dello scorso anno e capire come aggiustare il tiro nell’anno in corso.
Un’analisi che ha fatto anche ASSOBIM, l’associazione “nata con lo scopo di dare rappresentatività alla filiera tecnologica del BIM”, come si legge sul suo sito.
E proprio sul suo sito ha pubblicato una sorta di report sull’anno che è stato e una previsione su questo 2021. “Nonostante le difficoltà e le problematiche determinate dall’emergenza sanitaria, anche il 2020 è stato un anno decisamente intenso e ricco di iniziative e risultati per ASSOBIM”, ha dichiarato il presidente Adriano Castagnone, che ha aggiunto: “Alcune delle nuove iniziative messe in campo dalla nostra Associazione hanno tratto impulso proprio dai nuovi strumenti che l’attuale situazione ci ha portato a sperimentare. Il trasferimento delle attività online ha infatti messo in luce una nuova dimensione relazionale, che se prima era utilizzata in subordine oggi è diventata la norma e in qualche misura richiama uno dei principi cardine del BIM, l’interoperabilità”.
Come abbiamo anticipato, oltre ad un’analisi del passato l’Associazione ha fornito anche uno sguardo sugli obiettivi del presente. In particolare, ASSOBIM ha pubblicato il suo “Manifesto per il rilancio delle Costruzioni”, che pone l’accento sulla necessità di ripartire proprio dalle innovazioni che la pandemia ha – seppur forzatamente – portato alla ribalta, al fine di favorire il rilancio delle attività attraverso la digitalizzazione dei processi. Castagnone ha spiegato che “si intende riflettere una strategia industriale che vede in una coerente transizione digitale della filiera AEC e della PA l’avvio di una politica istituzionale di modernizzazione del Paese”.
Tra i punti fondamentali del “Manifesto”:
- Correre ai ripari oggi ma con uno sguardo a domani
Ricorrere al digitale per operare nel modo più agile possibile e sfruttare quanto di nuovo utilizzato per migliorare il proprio sistema di lavoro anche a fine pandemia - Supportare la digitalizzazione del settore delle costruzioni attraverso il BIM
Adottare il workflow BIM per una gestione più pratica e più puntuale dell’attività professionale nel settore delle costruzioni - Promuovere l’innovazione in azioni concrete di Governo
Incentivare la digitalizzazione del settore anche attraverso parte degli aiuti economici stanziati per la situazione epidemiologica in corso
Obiettivi sicuramente ambiziosi, ma per i quali ASSOBIM ha promesso di lavorare sodo. Ci auguriamo che il report del prossimo anno riguardi proprio i successi raggiunti. Nel frattempo, buon lavoro a tutti.